Castel del Piano
Il paese e la sua storia
Un paese situato in una straordinaria posizione naturale, ai limiti di un pianoro da cui deriva il nome (Castrum Plani). Circondato a monte da boschi – castagneto a quote piu’ basse e faggeta – (una delle piu’ grandi d’Europa) a mille metri circa e a valle da oliveti, vigne e alberi da frutta, dotato di tutti i servizi e le attrezzature sportive e ricreative per una vacanza ideale. Al centro di una zona di acque sorgive purissime che sono al tempo stesso un notevole spettacolo naturale e la principale risorsa idrica delle province di Grosseto e Siena.
Una montagna a misura d’uomo raggiungibile in un quarto d’ora dai 632 metri del centro storico ai 1300-1400 dei Prati delle Macinaie e della Contessa (entrambi nel territorio comunale di Castel del Piano), fino ai 1732 metri della vetta Amiata, antichissimo vulcano, dove e’ possibile ammirare la monumentale ‘Croce’ e la ‘Madonnina degli Scouts’.
CENNI STORICI
Numerosi reperti rinvenuti nelle immediate vicinanze riferibili al Paleolitico, Neolitico ed alla civilta’ appenninica ed ai periodi etrusco-romano, rendono antichissime le origini di Castel del Piano. Forse gli Etruschi sfruttavano le miniere di cinabro (mercurio) del Monte Amiata ed anche la terra ‘bolare’ che si trova nei pressi del Paese. Nell’890, Casale Plana (Castel del Piano) e’ tra i possedimenti della grande Abbazia benedettina-cistercense di Abbadia San Salvatore.
Sec. XII – Comincia la penetrazione di Siena nel territorio amiatino. Scarsi nel ‘200 i documenti che riguardano Castel del Piano. Il castello viene riconfermato agli Aldobrandeschi di Santa Fiora e la Chiesa di San Leonardo, divenuta ‘Pieve’, ai monaci benedettini di Abbadia San Salvatore, con brevi parentesi di diritti anche da parte del vescovo di Chiusi.
Nel 1175 il Casale è trasformato in Castello (Castrum Plani).
Nel 1198 la località è detta anche ‘Plana Ferraria’; lo storico Pecci sostiene che tale denominazione sarebbe derivata da una ferriera, secondo altri starebbe ad indicare le rocce di colore ferrigno che sovrastano il pianoro.
1330 – 7 settembre – I Conti di Santa Fiora concedono a Siena meta’ di Castel del Piano in garanzia dell’accettazione delle condanne loro inflitte dal Comune stesso di Siena.
1331 – 21 aprile – Guidoriccio da Fogliano, capitano dei Senesi conquista Scansano e secondo alcune fonti anche Castel del Piano e muore alla conquista di Arcidosso.
1331 – agosto – Deliberazione di spendere 12 lire e 6 soldi per un Palio fatto in onore di Guidoriccio vittorioso sulla terra di Castel del Piano ed Arcidosso.
1331 – 14 dicembre – Cessione di Castel del Piano alla Repubblica di Siena dietro pagamento di 8.000 fiorini d’oro.
1331 – 14 dicembre – ‘Maestro Simone dipegnitore die’ avere 7 fiorini d’oro per suo salaro che depense nel Palazzo del Chomune di Siena, Arcidosso et Chastello del Piano’. (A questo punto e’ doveroso accennare alla ‘querelle’ sul Guidoriccio da Fogliano dipinto nella Sala del Mappamondo a Siena: il professore americano Gordon Moran non lo ritiene opera di Simone Martini avanzando senza mezzi termini l’ipotesi del falso. Le tesi provocatorie dello studioso statunitense sono state riprodotte in un murales all’interno del Palazzo Comunale di Castel del Piano, nel 1990, ad opera degli artisti mantovani William Tode e Paulangel).
1332 – febbraio – Giuramento di fedelta’ alla Repubblica di Siena di 283 uomini di Arcidosso e 81 di Castel del Piano.
1377 – Santa Caterina da Siena e’ presente a Montegiovi, Colombaio, San Processo e Pieve di Lamula. I Castelpianesi combatterono cosi’ valorosamente nell’esercito senese nelle successive guerre contro i Conti di Santa Fiora da meritarsi,come ricompensa, una prima franchigia sulle tasse dal Comune di Siena ed in seguito, il 7 settembre 1393, la concessione degli ‘Statuti’. La ‘Fiera di merci e bestiame’ del 9 settembre, che si tiene ancora oggi, risale al 1402 e venne concessa dal Comune di Siena.
1430 – Quattro soldati nati a Castel del Piano (Arrighi, Donati, Ricci e Vagaggini), durante una delle guerre tra Siena e gli Aldobrandeschi, portarono come ex voto da Sorano a Castel del Piano la santissima effige della Madonna (attribuita a Sano di Pietro) e fu iniziata l’edificazione del primo nucleo dell’attuale Chiesa della Madonna delle Grazie.
1462 – Il Papa umanista Pio II (Enea Silvio Piccolomini) elogia Castel del Piano: ‘…facile primum…’ (sicuramente il primo) ‘…per la bellezza del luogo, per la comodita’ dell’amena posizione, senza dubbio e’ il primo tra quanti sorgono su quel versante…’ (Commentari di Pio II). Quindi segui’ le sorti della Repubblica senese e dopo la sua caduta (1555/1559) passo’ ai Medici di Firenze.
1571 – Furono confermati gli antichi ‘Statuti’, In seguito fece parte del Granducato di Toscana sotto i Lorena.
Fine XVII inizio XVIII secolo – Sono attivi i pittori di scuola senese Nasini, a partire dal capostipite Francesco. Al numero civico 43 di Corso Nasini troviamo la casa natale di alcuni di loro, come ci ricorda una lapide del 1869.
1765 – 14 luglio – ‘Fu determinato farsi un palio di valore circa quindici scudi da giuocarsi alla corsa dei cavalli quando potra’ riuscire nelle Storte’, Deputazione della S.S. Madonna delle Grazie; questa data si puo’ considerare il vero atto di nascita del Palio di Castel del Piano.
1771 – 7 settembre – Il Granduca di Toscana conferma in onore della Madonna delle Grazie una straordinaria fiera, gia’ concessa da Siena nel 1402. Questo avvenimento e’ molto importante per la materia ‘paliesca’ in quanto abbiamo una prima descrizione minuziosa di ‘carriere’ corse ‘alla lunga’ e ‘alla tonda’. Sempre nel 1771 Pietro Leopoldo di Lorena, ‘motu proprio’, venne a far parte della Provincia Inferiore di Siena, che ebbe come Capoluogo Grosseto.
1859 – 1860 – Nelle battaglie di Curtatone e Montanara combatterono due cittadini di Castel del Piano: Andrea Fratini ed Achille Franci. Altri due cittadini, Francesco Magliacani e Giuseppe Sorbelli, furono accanto a Garibaldi e tornati al paese natio vollero ricordare l’impresa con due panchine di pietra trachitica in Piazza R.G.Carducci, il popolare ‘piazzone, su una delle quali vi e’ inciso ‘uno dei mille’.
1915 – 1918 – Molti figli di Castel del Piano parteciparono alla Grande Guerra e il loro sacrificio e’ immortalato nel Parco della Rimembranza nel Monumento ai caduti di tutte le guerre (1926), opera dell’architetto e pittore Francesco Notari.
1944 – Passaggio del fronte alleato; fu presente il generale De Gaulle (sembra che abbia diretto le adunanze da una delle ville del Parco della Rimembranza).